Cagliari e la guerra: 17 febbraio 1943/2023

Un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta dei luoghi storici del bombardamento di Cagliari del 1943

1943-2023. Cagliari sotto le bombe, ottant’anni dopo.

Venerdì 17 febbraio 2023 le classi 3I, 5I e 5P hanno ricordato il dramma delle guerre e in particolare di quel mercoledì 17 febbraio 1943 quando Cagliari fu oggetto di un attacco da parte di una squadriglia aerea statunitense. Dopo quei drammatici trenta minuti di bombardamenti, rimasero uccisi 97 civili, di cui un gruppo era ammassato all’ingresso del rifugio della cripta di Santa Restituta in via Sant’Efisio.

Gli aerei angloamericani nemici (dato che in quel momento l’Italia fascista era alleata dei tedeschi) proseguirono la missione con uno spezzonamento su Gonnosfanadiga, dove il bilancio delle vittime (perlopiù bambini) fu di 83 morti. Seguirono i bombardamenti del 26 febbraio e in particolare di domenica 28 febbraio, il più terribile, che causò la morte di quasi 700 persone, molte delle quali ancora impegnate a scavare sotto le macerie, alla ricerca dei corpi uccisi e dei feriti nei precedenti bombardamenti. Seguirono a Cagliari, a Monserrato, a Decimomannu e a Villacidro altri bombardamenti con spiegamenti angloamericani mai visti prima nei cieli del Mediterraneo, tanto che nei giorni successivi cominciarono i cosiddetti sfollamenti (si parla in questa fase di 45.000 sfollati poi stimati in 70.000). E ancora in aprile e maggio, l’offensiva dei bombardieri proseguì, oltre che a Cagliari, a Palau, La Maddalena, per proseguire a Olbia, Sassari, Alghero-Fertilia, Bosa, Porto Torres, Sant’Antioco, Calasetta. Alla fine del 1943 si stimerà un numero di vittime compreso tra mille e duemila.

1943-2023. Storia, teatro, arte e memoria.

Il monologo Cielo nero (regia di Mauro Mou, testo di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, attore in scena presso la Vetreria di Pirri, per la compagnia teatrale Cada die) ha coinvolto anche emotivamente le classi impegnate nella scoperta di alcuni particolari della storia di quei terribili mesi del 1943. Il dramma e le atrocità della guerra hanno rappresentato lo sfondo antagonista della storia dei due fratelli di Stampace, Efisio e Antioco Mereu, attraverso le cui vicende riprendono forma i fatti terribili, quanto mai attuali, di quegli anni, in una Sardegna che sembrava esser stata fino ad allora risparmiata dalla distruzione e dalle sofferenze di cui la guerra è portatrice in tutte le sue sfaccettature e in tutte le epoche.

La mattinata è proseguita, per le classi divise in gruppi, con una visita ai quartieri di Castello, di Stampace e della Marina: un gruppo ha visitato la cripta-rifugio di Santa Restituta in via Sant’Efisio, dove morì in quel 17 febbraio 1943 anche Tarquinio Sini, il noto illustratore stampacino citato in Cielo nero. Un altro gruppo ha scandito l’itinerario con la lettura di brani tratti dal volume curato da Manlio Brigaglia e Giuseppe Podda (Sardegna 1940-45: la guerra, le bombe, la libertà…): scalette di Santa Chiara, Bastione di Saint Remy, statua di Carlo Felice e palazzo Vivanet in via Roma. Brevi interventi curati da alunne e alunni lungo l’attraversamento delle vie Ospedale, Azuni, Sant’Efisio, Manno e piazza Martiri d’Italia hanno illustrato alcune testimonianze del passato (come il pulpito di Carlo V e la chiesa di San Michele) e in particolare alcuni luoghi simbolo della storia del Novecento: la Chiesa di Sant’Anna, bombardata nel 1943; la casa di Emilio Lussu, protagonista di un grave episodio nel 1926 in cui l’autore di Un anno sull’altipiano fu vittima di un agguato i cui dettagli descrisse nell’altro suo capolavoro letterario, Marcia su Roma e dintorni; l’epigrafe che ricorda la chiesa dei SS. MM. Giorgio e Caterina dei Genovesi, completamente distrutta e ricostruita nel 1958 in via Gemelli, alle pendici di Monte Urpinu. Al termine dell’intensa mattinata – conclusasi con la visita della mostra Hallucination del fotografo Tim Davis e curata da Marco Delogu, presso la sala espositiva della Fondazione di Sardegna – sembra aver preso forma un sentimento condiviso di ammirazione e di scoperta per una città e una terra, Cagliari e la Sardegna, ricche di preziosi frammenti di memoria storica da coltivare e condividere.



Chiesa di Sant'Anna, Cagliari 1943

Chiesa di Sant’Anna, Cagliari 1943

Bastione, Cagliari 1943

Bastione, Cagliari 1943

Chiesa di Sant'Anna, Cagliari 1943 ©Istituto Luce Cinecittà

Chiesa di Sant’Anna, Cagliari 1943 ©Istituto Luce Cinecittà

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