Nella società moderna, il Liceo Scientifico spesso evoca immagini di laboratori di chimica, equazioni matematiche e progetti di ingegneria. Tuttavia, al di là di queste percezioni, gli studenti possiedono un’impressionante gamma di competenze e abbracciano discipline umanistiche, come la lingua latina, per arricchire la propria formazione e rinnovare in questo modo il senso più autentico e profondo della cultura liceale.
Mercoledì 3 aprile la gara di latino del Certamen Karalitanum è stata un banco di prova dove gli studenti hanno dovuto dimostrare non solo una solida comprensione delle strutture linguistiche, ma anche una sensibilità alla storia, alla cultura e alla filosofia, che sono intrinsecamente intrecciate nella lingua latina.
Divisi in tre categorie (Juniores, Seniores e Civiltà), si sono, infatti, cimentati in una prova di traduzione (Juniores e Seniores) o nella produzione di un testo espositivo-argomentativo di interpretazione e commento storico-letterario di un brano di autori latini dato anche in traduzione (Civiltà).
Questo ha reso la competizione non solo una sfida intellettuale, ma anche un’opportunità di esprimere la propria individualità e il proprio stile personale nell’interpretazione della lingua e della civiltà di Roma antica.
Hanno vinto le tre sezioni della gara di istituto e sono ammessi alla competizione regionale:
Sezione Juniores: Sara Ciceri, classe II F (primo posto); Anna Grosso, classe II F (secondo posto); Elisa Ciccu, classe II F (terzo posto).
Sezione Seniores: Daniele Puddu, classe III N (primo posto); Alberto Serra, classe III F (secondo posto); Gloria Atzeni, classe III F (terzo posto).
Sezione Civiltà (ex aequo): Luca Manias, classe V O e Leonardo Romagnani, classe IV N; Simone Filigheddu, classe IV N (terzo posto).
Si ringraziano tutti gli alunni che hanno partecipato, i loro insegnanti e la commissione che ha predisposto e corretto le prove. L’impegno dei ragazzi riflette, infatti, anche il valore di un ambiente educativo che promuove la diversità delle conoscenze e delle competenze.
In attesa dell’appuntamento con la gara regionale, l’auspicio è che questa competizione concorra a ispirare e a motivare ulteriormente gli studenti a coltivare le loro passioni per una crescita, nel contempo, umana e culturale.
Ad maiora!
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